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Convegno La Sacra Sindone di Torino
Treia, Chiesa di San
Filippo Neri, venerdì 15 settembre 2017, ore 17:00
Da secoli, e ancora oggi, ci
si pone la domanda: cos’è questo misterioso
lenzuolo? Un oggetto da molti considerato una
reliquia - anzi, la più significativa delle reliquie
- e da altri un richiamo innegabile alla Passione di
Cristo; o ancora, valutato da alcuni come falso più
o meno antico, tuttavia meritevole d'interesse.
Tutto ciò ne fa una realtà unica dal punto di vista
religioso, ma anche capace di suscitare l'attenzione
degli studiosi di tante discipline.
Il Convegno avrà l’onore di
ospitare il Prof. Gian Maria Zaccone,
docente del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum e
direttore del Centro Internazionale di Sindonologia
di Torino. Egli è l’iniziatore di una nuova corrente
di studi storici sulla Sindone che si occupa di
ricostruire, attraverso le testimonianze
documentali, il valore e il significato che la
Sindone ha avuto per uomini e comunità nei diversi
contesti storici, sociali e culturali attraversati.
È autore di libri e numerosi articoli di carattere
storico, ed ha curato alcune tra le più
significative pubblicazioni sulla Sindone degli
ultimi anni.
Relatore del Convegno sarà
quindi il Dr. Ing. Massimo Rogante,
Membro del Comitato Scientifico del Centro
Internazionale di Sindonologia di Torino, Componente
del Comitato Scientifico Internazionale del Centro
Neutronico di Budapest e socio dell’Accademia
Georgica di Treia. Autore di numerose pubblicazioni
di carattere scientifico e tecnologico, l'Ing.
Rogante, riferimento per le applicazioni delle
tecniche neutroniche nei settori industriale e dei
Beni Culturali, ha effettuato vari studi di
caratterizzazione avanzata di tessuti antichi e
moderni, incluso uno studio di
fattibilità per l'investigazione della Sindone di
Torino. L’obiettivo principale è
determinare - in maniera non distruttiva e
complementare ai metodi finora impiegati - parametri
chiave utili per migliorare le attuali conoscenze e
il database sulle caratteristiche e le proprietà del
tessuto sindonico. Le informazioni da conseguire
potrebbero rivelare nuove peculiarità interessanti e
originali con potenziali effetti scientifici e
storici.
Programma
dell'evento
Ore 17:00 -
Treia, Chiesa di San Filippo Neri
Saluti
Franco
Capponi
Sindaco della Città di Treia
Prof.
Carlo Pongetti
Presidente dell’Accademia Georgica di Treia
S.E.
Mons. Nazzareno Marconi
Vescovo della Diocesi di Macerata - Tolentino -
Recanati - Cingoli - Treia
Padre
Ferdinando Campana
Ministro provinciale dei Frati Minori delle Marche
Interventi
"La Sindone: una storia di pietà e
devozione”
Prof.
Gian Maria Zaccone
Ateneo Pontificia Regina Apostolorum, Direttore
Centro Internazionale di Sindonologia
"La Sindone di Torino: la ricerca
scientifica”
Dr.
Ing. Massimo Rogante
Studio d'Ingegneria Rogante, Membro del Comitato
Scientifico del Centro Internazionale di
Sindonologia
Resoconto
dell'evento
Venerdì 15 settembre,
presso la chiesa di San Filippo a Treia, in un
vivace dibattito tra scienza e fede, si è tenuto un
interessante convegno sulla Sacra Sindone. Promosso
dall’Accademia Georgica – istituzione che sin dalla
sua costituzione nell’età della ragione ha
sempre sostento l’innovazione tecnologica e sociale
promuovendo studi, ricerche, sperimentazioni ed
innovazioni – in stretta collaborazione con
l’Amministrazione comunale di Treia, la Parrocchia
della S.S. Annunziata e il Santuario del
SS.Crocifisso di Treia, l’evento ha avuto un deciso
riscontro tra il pubblico che ha assistito con
curiosità alle trattazioni ponendo interessanti
domande al termine.
In particolare è stato fatto il punto sullo stato
dell’arte della ricerca scientifica e presentato lo
studio Studio di fattibilità per
l'investigazione mediante tecniche neutroniche
sulla Sacra Sindone di Torino, realizzato dall’Ing.
Massimo Rogante, socio della Georgica e Membro del
Comitato Scientifico del Centro Internazionale di
Sindonologia. Il Convegno ha avuto l’onore di
ospitare il Prof. Gian Maria Zaccone con
l’intervento "La Sindone: una storia di pietà e
devozione”. Docente del Pontificio Ateneo
Regina Apostolorum e direttore del Centro
Internazionale di Sindonologia di Torino, è
l’iniziatore di una nuova corrente di studi storici
sulla Sindone che si occupa di ricostruire,
attraverso le testimonianze documentali, il valore e
il significato che la Sindone ha avuto per uomini e
comunità nei diversi contesti storici, sociali e
culturali attraversati.
Come da tradizione nei convegni organizzati
dall’Accademia i lavori, coordinati dal Prof. Carlo
Pongetti – Presidente dell’Accademia e direttore del
Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università
di Macerata – sono stati aperti dai saluti delle
autorità che non costituiscono dei semplici saluti
formali ma hanno posto questioni importanti
sottolineando l’aspetto scientifico e il riferimento
alla fede in una dimensione trascendentale tra
storia, pietà e devozione.
Il Sindaco della Città di Treia, Fanco Capponi, ha
definito l’evento di grande valore culturale su un
tema particolarmente dibattuto sia nel mondo
cattolico che in quello laico, testimonianza del
valore storico e scientifico della tradizione
cristiana. La riflessione è poi proseguita
ricordando il grande stupore e la grande
partecipazione della comunità di Treia
all’ostensione della Sindone del 2015, un lenzuolo
che con la sua semplicità richiama il cuore puro del
cristo crocifisso contro ogni sfarzo e ostentazione
di ricchezza: un patrimonio dal grande valore di
identità.
Padre Ferdinando Campana, Ministro provinciale dei
Frati Minori delle Marche, ha tenuto ad evidenziare
che il tema della croce e della passione è
strettamente legato alla Città di Treia attraverso
il SS. Crocifisso, l’icona dell’omonimo Santuario
risalente almeno dall’inzio del ‘500. Le ferite del
terremoto hanno reso ancora più forte il desiderio
di conoscere e approfondire le origini di ques’opera
d’arte e di fede, ma anche di tenere viva la memoria
della croce e della passione del Signore. Una
vicenda che ha attraversato la storia italiana ed
europea: la rappresentazione della croce ha avuto
una forza ed espressività davvero particolare.
A seguire Don Gabriele Crucianelli, Vicario della
Zona Pastorale di Treia e Parroco della Parrocchia
della Concattedrale SS. Annunziata, in
rappresentanza del Vescovo di Macerata S.E. Mons.
Nazzareno Marconi, è intervenuto sul rapporto tra
fede, scienza e cultura ponendo l’accento
sull’Accademia Georgica che è nata proprio perché la
fede entrasse in dialogo con la scienza, la storia e
la ragione.
Hanno trasmesso inoltre i saluti ai relatori e ai
presenti anche Monsignor Fabio Dal Cin, Arcivescovo
Prelato di Loreto, e il Card. Angelo Comastri.
Entrando nel vivo dei lavori, il Dr. Ing. Massimo
Rogante ha presentato la rassegna delle varie
indagini scientifiche che negli anni scorsi hanno
caratterizzato l’indagine sulla Sindone traendone
svariate considerazioni di diverse tipologie: a
partire dal 1978 sono state svolte diverse indagini
(chimiche, spettroscopiche e forensi, nonché analisi
dettagliate della possibile risoluzione dei vari
problemi di conservazione) ed è stato confermato che
l'immagine del corpo della Sindone non è un dipinto,
come dimostrato da note ricerche chimiche e fisiche.
In particolare la datazione radiometrica mediante
Carbonio-14 effettuata nel 1988 ha datato il tessuto
sindonico tra l’anno 1260 e il 1390 ma lo studio non
ha prestato la minima attenzione a diversi fattori
(evidenziate da illustri relazione scientifiche) che
potrebbero aver influenzato il contenuto delle
analisi.
Pertanto la ricerca rimane aperta ed oggi non vi
sono elementi scientifici definitivi né per giungere
all’epoca di Cristo, né per considerare chiusa la
questione con altre datazioni.
Il contributo di Rogante è stato quello di preparare
uno studio di fattibilità con delle basi importanti,
in quanto esso non è rappresentato solo da delle
previsioni di fattibilità di analisi sul tessuto
sindonico, ma si basa anche su risultati preliminari
che sono stati ottenuti investigando tessuti antichi
di lino provenienti dal Museo Egizio di Torino e dal
Museo Civico Archeologico di Bologna, attraverso
tecniche neutroniche. Tali esperimenti sono stati
effettuati presso il reattore nucleare di Budapest
in collaborazione con il Prof. Lazlo Rosta direttore
del Centro.
Lo studio di fattibilità sul tessuto sindonico ha
preso in considerazione principalmente due tecniche
neutroniche: la Diffusione neutronica a piccoli
angoli (DNPA) – in grado di sondare la
struttura atomica delle fibre di lino a livello di
nano-scala e l'ordine magnetico (se presente) in
condizioni diverse fornendo informazioni sulla
morfologia del materiale – e la Diffrazione
Neutronica (DN) – in grado di studiare le
proprietà strutturali delle fibre di lino, fornendo
informazioni sulla struttura cristallina e magnetica
e sulla composizione di fase delle micro-tensioni
(la microstruttura è normalmente associata alle
proprietà del materiale e al processo di
fabbricazione).
I risultati preliminari illustrano indicazioni
acquisibili nel caso d'impiego di tali tecniche
sulla Sindone di Torino. Le investigazioni su altri
campioni antichi hanno evidenziano caratteristiche
nano-strutturali assai diverse rispetto ai campioni
moderni. Il lino antico risulta composto da fibre
che ne dimostrano il lento degrado causato dalla
formazione di difetti: una nano-struttura più densa
ottenuta per degradazione d'invecchiamento dovuta a
difetti a livello molecolare con restringimento dei
pori. Per i lini moderni si rileva invece una
nano-struttura dai filamenti sottili, abbastanza
porosa in massa. E’ evidente quindi che la
trasformazione da una densità minore tipica del
materiale nuovo ad una nano-struttura meno porosa
attribuibile ai lini antichi può studiarsi e
utilizzarsi come misura del processo
d'invecchiamento, fornendo approfondimenti utili
anche alle indagini sulla datazione dei materiali
oggetto di studio.
Il Prof. Gian Maria Zaccone ha invece tenuto a
precisare gli aspetti storici ed antropologici che
hanno caratterizzato la straordinaria immagine
custodita nella Cattedrale di Torino.
Zaccone ha affermato che a partire dall’inzio del
‘900 la questione dell’autenticità è diventata una
forma di ossessione rischiando di far perdere il
senso reale della Sindone ed uscendo da quel sano
rapporto tra scienza e fede a cui hanno richiamato i
Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Una
pastorale sulla Sacra Sindone che ha insistito sul
significato dell’immagine e sull’esperienza di
pellegrinaggio, oggetto che ha portato
all’allestimento delle varie ostensioni che si sono
susseguite a partire negli anni ’90.
La strada è stata aperta nel 1973 da Paolo VI con un
messaggio dato in occasione della prima ostensione
televisiva fissando il discorso sulla Sindone dal
punto di visto pastorale, ecclesiale, di nuova
evangelizzazione ed ecumenico: qualunque sia il
giudizio storico e scientifico che valenti studiosi
che si sono occupati della Sindone vorranno
esprimere su questa immagine noi possiamo vedere
tutta la sofferenza, la passione di Cristo e il
mistero del Sabato Santo.
Se l'origine dell’immagine sindonica è destinata a
rimanere ancora a lungo un mistero, molte sono
invece le testimonianze della devozione che da
sempre accompagna il lenzuolo, ha osservato il Prof.
Zaccone: “Ogni rappresentazione di Gesù oggi
deve necessariamente confrontarsi con la sacra
Sindone. La Sindone trasmette le stesse emozioni e
suscita gli stessi interrogativi a tutte le
generazioni che l'hanno vista e si sono confrontati
con quella immagine”. Di qui la forza del suo
messaggio.
Il servizio TV
La prima parte
del servizio TV introduttivo all'evento
La seconda parte
del servizio TV introduttivo all'evento
I video
dell'evento
Un momento
dell'intervento del Prof. Gian Maria Zaccone
Il servizio di emmeTV
Il video integrale del Convegno
Cartella Stampa
Galleria fotografica
Galleria fotografica completa
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