Eventi >>> 2011
I ragazzi di Treia hanno celebrato il 150°
Anniversario dell’Unità d’Italia
Treia, Teatro Comunale e
vie del Centro Storico, 16 marzo 2011
Si è tenuta mercoledì 16 marzo
presso il Teatro Comunale di Treia una particolare
manifestazione celebrativa per il 150° anniversario
dell’Unità d’Italia.
L’evento culturale, realizzato
dal locale Istituto Comprensivo “Egisto Paladini”,
dall’Accademia Georgica, dal Comune di Treia e dalla
Consulta Giovanile con la collaborazione
dell’azienda Infissi Design e l’appoggio tecnico del
Foto Cine Club “Il Mulino”, ha visto gli studenti
treiesi vivere in prima persona l’esperienza del
Risorgimento.
Nel corso della mattinata gli
alunni hanno letto brani, recitato poesie e portato
testimonianze sui valori del Risorgimento italiano
con particolare riferimento al contesto treiese.
Nell’ottocentesco teatro vestito di tricolore con
una bandiera su ogni palco, ospite dell’incontro è
stata anche la prof.ssa Maila Pentucci,
dell’Istituto Storico della Resistenza e dell'Età
Contemporanea di Macerata "Mario Morbiducci", che ha
dialogato con gli alunni passando ad un livello di
lettura più profondo con una lezione sulla
“costruzione dell’identità nazionale” per far
comprendere anche ai più piccoli la notevole
importanza della celebrazione.
Ad accompagnare tutto l’evento un
frizzante coro composto da entusiasti scolari. Sotto
la direzione del prof. Antonio Sileoni, non sono
mancati canti e musiche dell’epoca tra cui “Fratelli
d’Italia”, il “Va’ pensiero”, “La bandiera dei tre
colori” e altri brani – alcuni suonati dal vivo
proprio dagli alunni – di un ricco repertorio di
canti risorgimentali che sono alle fondamenta della
cultura popolare del nostro Paese.
Al termine, cambio di scena ma
non di atmosfera: lo scenografico centro storico di
Treia – appositamente in versione Risorgimentale con
una bandiera italiana per ogni finestra – ha accolto
gli intervenuti per l’omaggio ai protagonisti
treiesi del Risorgimento. Proprio i ragazzi
dell’Istituto Comprensivo hanno deposto una corona
di alloro sulle lapidi di Luigi Bonvecchi, di Don
Pacifico Arcangeli e sul monumento ai caduti, a
testimonianza che i valori del Risorgimento e della
Nazione costituiscono l’essenza delle nuove
generazioni.
Tra i numerosi patrioti della
città spicca su tutti proprio Luigi Bonvecchi,
l'unico della Provincia di Macerata che il 5 maggio
1860 salpò con i Mille a Quarto e si batté con
ardimento in tutte le vittoriose battaglie sostenute
dai garibaldini, da Calatafimi al Volturno.
Non da meno quanto ad ardore fu
il letterato Don Pacifico Arcangeli. Durante
un’operazione militare nella Grande Guerra, caduto
il comandante, come più alto in grado guidò un
assalto fuori della trincea armato di solo bastone.
Colpito mortalmente da una granata volle restare
appoggiato ad un albero a rincuorare i soldati fino
alla riuscita dell'operazione e spirò poco dopo
nell'ospedale da campo. Per il suo eroismo venne
insignito, tra pochi cappellani, della medaglia
d'oro
Cartella Stampa
Galleria fotografica
|