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Una vita in cucina, Luciano Sileoni: 1967-2017
Una vita in cucina, Luciano Sileoni: 1967-2017
Testi raccolti e trascritti da Manuel Orazi
Impaginazione grafica curata da
Emilio Antinori
[S.l. : s.n.], 2017 (Recanati :
Bieffe)
48 p. : ill. ; 18 cm
Ed. di 3000 esempl. f. c.
Codice SBN UMC0997592
La pubblicazione
“Una vita in cucina” - una brillante
biografia di Luciano Sileoni
realizzata in occasione del 50° anniversario della
LUBE - rappresenta uno spaccato
della vita sociale ed economica della comunità
Treiese e, successivamente, della nostra provincia.
Gli anni sessanta sono stati gli anni della grande
crescita economica, in particolare in Italia. Treia,
comunità a prevalenza agricola, vedeva i propri
giovani, come in altri paesi marchigiani, spostarsi
là dove c’era lavoro.
Anche il giovane Luciano, dopo un apprendistato
presso la falegnameria treiese di Andino Farroni, si
sposto in quel di Appignano presso un’industria
mobiliera: un operario come tanti altri giovani
treiesi. Negli anni 60 acquistò una Lambretta,
modello 125 LI 2° serie degli anni ‘60, che ancora oggi ricorda
con nostalgia e affetto. Con la Lambretta Appignano
era molto più vicino a Treia.
Frequentava regolarmente la Barbieria di Benito
Raponi di Treia “Benito Bagni”; la confidenza era
tale che Luciano comunicò a Benito un suo sogno:
mettersi in proprio per la costruzione, vendita e
montaggio di mobili.
Benito, uomo estroverso e intelligente, accordò di
aiutare Luciano: partì così la prima attività
artigianale e commerciale con tanti debiti e
sacrifici.
Era il momento del boom economico. Anche i treiesi
entravano nell’era del consumismo e cominciarono ad
acquistare mobilia: la gente comune divenne la prima
clientela di questa nuova e forse unica attività
commerciale/artigianale ubicata nel cuore di centro
storico riponendo fiducia in questo giovane e tenace
falegname che voleva lavorare in proprio e non, come
si usava dire “sotto padrone”.
La cosa funzionava tant’è che Luciano e Benito, con
una piccola scrittura privata e un stretta di mano,
decisero nel lontano 1967 di costruire un capannone
a ridosso del centro storico di Treia e costituire
la SIRA cucine (SI per Sileoni, RA per Raponi): da
qui la storia prosegue sempre in verticale e con
tanti successi: il libro ne tratta una breve
traccia.
Grazie a questi due intelligenti pionieri e a tanti
operai, capi reparto, impiegati e dirigenti legati
anche sentimentalmente all’azienda, la LUBE, oggi, è
un bella realtà nazionale, un orgoglio per tutti i
treiesi a cui si sentono legati affettivamente.
L’Accademia Georgica
di Treia, che sin dalla sua istituzione
nell’anno 1778, ha sempre sostento l’innovazione
tecnologica e sociale in particolare a suo tempo nel
campo agricolo promuovendo e sostenendo ricerche,
studi e innovazioni tendenti a modificare nel tempo
le condizioni sociali dei treiesi, anche oggi con
tutte le difficoltà del momento ha avviato un serie
di progetti tendenti alla maggiore fruibilità del
patrimonio culturale posseduto e conservato
attraverso sistemi innovativi e attuali mettendolo
altresì in sicurezza, anche da eventi calamitosi,
non può non apprezzare l’operato di Luciano Sileoni
e in passato di Benito Raponi proponendolo quale
esempio ai tanti giovani che oggi, per svariati
motivi, si sentono sfiduciati.
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