Accademia Georgica Treia

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L’Accademia Georgica di Treia oltre il sisma

I danni alle strutture accademiche dovuti al terremoto del 24 agosto, del 26 e 30 ottobre 2016, non fermano le attività dell'Accademia Georgica

Anche l’edificio che ospita l’Accademia Georgica di Treia ha ceduto alla forza del terremoto che ha letteralmente sconvolto il territorio provinciale e gran parte del centro Italia
Una costruzione che ha resistito sia alle guerre risorgimentali che alla 1° e 2° guerra mondiale, ha ceduto alla forza del terremoto, in particolare alla scossa di domenica 30 ottobre di magnitutdo 6.5.
Certamente a fronte di crolli e cedimenti di beni culturali importanti questa è una notizia, per nostra fortuna, di meno scalpore. La sede della prestigiosa palazzina ottocentesca, disegnata dall’architetto Giuseppe Valadier, ha subito danni tali da renderla inagibile per un lasso di tempo che si spera sia breve.
Tutto il patrimonio librario, archivistico e artistico è stato messo in sicurezza. Un patrimonio che il Magistrato Accademico negli ultimi anni ha riordinato in accordo con le competenti Soprintendenze, mediante l’uso di sistemi convenzionali, anche informatici, finalizzati non solo alla tutela ma anche alla maggiore e moderna fruibilità, passando anche attraverso il potenziamento funzionale della struttura grazie allo sforzo dell’Amministrazione Comunale treiese che negli ultimi anni ha adeguato gli impianti tecnologici.
Inoltre l’Accademia ha inteso orientare la propria attività offrendo alle giovani generazioni, in possesso di adeguate competenze, la possibilità di una seria esperienza di lavoro volta soprattutto ad arricchire le singole conoscenze ed esperienze: quella adottata è una moderna filosofia tendente a dimostrare come l’ottimizzazione di modeste risorse economiche, l’organizzazione delle abilità di molti volontari e le competenze dei giovani riescano a valorizzare i beni culturali.
In particolare è stata avviata un’importante attività di digitalizzazione della biblioteca antica, nella quale è prevista la scansione di n. 9560 volumi antichi sugli oltre 15.000 conservati, nel rispetto delle linee guida ICCU: ad oggi sono stati digitalizzati n. 3.296 titoli di testo pari a circa 600.000 file di immagine acquisiti. Questo intervento, oggi più che mai, si rende necessario non solo per una maggiore fruibilità in sicurezza del bene culturale ma, soprattutto, per eventi calamitosi che potrebbero per sempre distruggerli.
Lo stesso concetto vale altresì per gli archivi storici: l’Accademia ha provveduto nel tempo al riordino anche informatico dell’Archivio Storico Comunale – uno dei più antichi e completi delle Marche – dalle origini fino a tutto l’800 costituito dal fondo amministrativo-giudiziario con 852 volumi manoscritti e da quello diplomatico che comprede 1.196 pergamene, tutte digitalizzate, di cui la più antica è datata 1161, mentre la più originale per la sua lunghezza di 11,98 m è quella relativa agli atti del processo al podestà Baglioni svoltosi tra il 1278 e il 1296.
 
Questa istituzione, sorta nel 1430 come accademia letteraria con la denominazione di "Accademia dei Sollevati" e fondata dal concittadino Bartolomeo Vignati, futuro Vescovo di Senigallia, nel 1778 trasformata e rifondata in "Georgica" con lo scopo di "dare opera ed incoraggiamento a studi razionali e pratici" che valessero "a migliorare l'agricoltura e l'industria ed "a tenere in onore le scienze, le lettere e le arti", oggi più che mai – in particolare con la nuova sistemazione è un punto di riferimento di studiosi e di ricercatori non solo nazionali offrendo un importante sussidio allo sviluppo culturale della realtà regionale – non può fermare la propria attività.
Il terremoto, pur essendo stato un duro colpo nel pieno di una programmazione culturale intensa focalizzata in diversi eventi già programmati, non ferma l’attività della plurisecolare Accademia ed anzi mette ora in luce una lungimirante scelta compiuta dal Magistrato Accademico nel novembre 2014.
L'ingente lavoro di digitalizzazione realizzato con costi sostanzialmente inferiori al prezzo di mercato è stato altresì sottoposto al giudizio dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane che ne ha sottolineato l’eccezionalità e il carattere pionieristico nel nostro Paese.
Tutto il lavoro e le criticità emerse saranno a breve presentate in un incontro istituzionale e pubblico rivolto in particolare ai vari gestori pubblici e privati che gestiscono biblioteche antiche.
L’applicazione delle conoscenze teoriche e il confronto con le problematiche emerse nel trattamento dei testi antichi, talora molto diversi anche tra le stesse edizioni, ha potenziato le competenze di quanti hanno lavorato a questo importante progetto promosso dalla Georgica e che va nella direzione della formazione nell’umanesimo digitale da condursi in stretta collaborazione con le Università.
 
Tra le attività programmate dall’Accademia, si segnala l’evento di presentazione dei risultati del progetto di ricerca sulla "Valutazione del rischio di estinzione dei prodotti agroalimentari tradizionali delle Marche" che si terrà nella mattinata di venerdì 2 dicembre 2016 in collaborazione e presso l’Istituto Tecnico Agrario di Macerata e con il supporto della Camera di Commercio di Macerata.
Inoltre nella primavera del 2017 proprio a Treia è stata programmata convocazione dell’Assemblea Nazionale UNASA – Unione Nazionale delle Accademie italiane per le scienze applicate allo sviluppo dell’agricoltura, alla sicurezza alimentare e alla tutela ambientale – prevista per la primavera 2017 in occasione della quale, tra l'altro, proseguiranno le celebrazioni per Nazareno Strampelli (1866 – 1942), nato a Crispiero di Castelraimondo e considerato il più grande genetista agrario di tutti i tempi, precursore della rivoluzione verde e per il quale nel 2016 si è tenuto il 150° anniversario della sua nascita.
 
L’Accademia attualmente dispone di un proprio sito internet istituzionale consultabile all’indirizzo www.accademiageorgica.it per il quale è in programma la creazione di un ulteriore sviluppo volto ad offrire un servizio moderno ed efficace. Il “nuovo portale internet” sarà finalizzato ad incrementare ulteriormente la divulgazione e la fruizione del patrimonio culturale custodito attraverso una valenza interattiva, favorendo la fruizione del patrimonio attraverso la possibilità dell’utenza di interagire, anche da remoto, con l’oggetto di studio. Lo stesso portale oltre a prevedere la parte istituzionale, sarà in particolar modo attento a mettere a disposizione il patrimonio culturale ad un pubblico di giovani e giovanissimi utilizzando prodotti grafici comunicativi, vicini al mondo dei giovani.

 Treia, 10 novembre 2016

 

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