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Nazareno Strampelli: uno scienziato maceratese
precursore della Rivoluzione Verde
Celebrato a
Treia dall'Accademia Georgica e dall’Azienda
Agroservice di San Severino Marche
Treia, Teatro Comunale,
26 ottobre 2013
È indubbio che l’umanità debba il
suo attuale benessere a uomini e donne che in ogni
tempo e luogo hanno fatto importantissime scoperte
nei più disparati campi dello scibile umano,
operando quasi sempre tra difficoltà d’ogni genere.
I risultati da essi ottenuti ci consentono oggi di
vivere una vita più ricca di comfort che non in
passato. Ma spesso di questi grandi personaggi
l’umanità ingrata si dimentica, o quanto meno il
ricordo del loro operato rimane confinato nel mondo
ristretto di pochi addetti ai lavori. E noi, la
stragrande massa, che viviamo ai margini di certi
ambiti culturali ne veniamo a conoscenza solo in
modo del tutto occasionale, partecipando magari a
qualche giornata di studio ad essi dedicata.
È il caso di Nazareno Strampelli.
Buona parte dei nostri lettori si chiederà chi sia
mai questo «illustre sconosciuto». La domanda è più
che legittima: Nazareno Strampelli è stato un
insigne scienziato, vissuto in un’epoca
oggettivamente lontana e i frutti della sua attività
ci appaiono ormai scontati. E lui, come tanti altri,
è finito inesorabilmente nel dimenticatoio.
Per parlarne ci voleva una bella
occasione creata ad hoc. Ebbene, l’Accademia
Georgica di Treia ha preso spunto dalla ricerca
puntigliosa e metodica condotta sull’opera di
Strampelli da Sergio Salvi e pubblicata in un libro,
per ricordare ma più ancora per far conoscere,
quell’Uomo, vanto del nostro Paese. L’evento
culturale è stato organizzato in vista del 150°
anniversario della sua nascita, che cadrà nel
prossimo 2016.
Nazareno Strampelli è vissuto,
come detto, molto tempo fa, a cavallo tra ’800 e
’900. Nacque, infatti, nel 1866 a Crispiero di
Castelraimondo e dopo la laurea in agraria si dedicò
all’insegnamento, ma la sua vera passione era la
ricerca sul campo. Nel 1903 arrivò a Rieti per
dirigere la neo istituita Cattedra ambulante di
granicultura. Un incarico, per la verità, non
grandissimo prestigio, tuttavia grazie ad esso il
giovane agronomo entrò in stretto contatto con il
mondo agricolo, con i contadini che lavoravano con
scarsa soddisfazione la terra. Il periodo trascorso
a Rieti ebbe una fondamentale importanza nella sua
formazione professionale. Nella vasta pianura
reatina, caratterizzata da una fiorente produzione
cerealicola, trovò l’ambiente ideale per dedicarsi
alla ricerca e alla sperimentazione. Lontano dai
clamori delle grandi città e dagli infidi centri di
potere, condusse studi approfonditi e rivoluzionari
sulla genetica dei cereali che ancora oggi hanno il
loro posto nella storia della scienza.
Forse non è un caso del destino,
ma Strampelli nacque nello stesso anno in cui il
grande naturalista ceco Gregorio Mendel formulava le
tre celebri leggi dell’ereditarietà delle piante.
Purtroppo il suo lavoro di ricerca non ottenne il
meritato riconoscimento dal mondo scientifico
dell’epoca. L’unico che si interessò alla sua opera
fu Karl von Nageli, professore di botanica presso
l’Università di Monaco. Strampelli, invece, riprese
con slancio il lavoro di Mendel e continuò le sue
ricerche per ottenere, dopo una lunga serie di
incroci tra le diverse varietà, ibridi capaci di
dare al grano maggiore resistenza e quindi una
produttività più elevata. I cereali in generale, e
il grano in particolare, hanno da sempre
rappresentato l’alimento base per tutte le
popolazioni, in ogni angolo del mondo, e in
quell’inizio del XX secolo il fabbisogno alimentare
era in continua crescita, a fronte di una produzione
agricola, attestata ancora su livelli molto modesti,
che appariva assolutamente insufficiente a
soddisfare la crescente domanda.
Con grande intuizione e strenuo
impegno ottenne nel corso degli anni un gran numero
di ibridi di frumento, assai più resistenti alle
malattie che affliggevano la coltura originale. È
del 1914 il primo ibrido in grado di sconfiggere la
ruggine e l’allettamento del grano e lo chiamò
«Carlotta», in onore della adorata moglie, sua
fedele collaboratrice e prezioso sostegno morale. A
quel primo successo fecero seguito altre conquiste
sempre più importanti e alla fine gli ibridi
ottenuti superarono la ottantina. Nel corso di
alcuni anni, il grano di Strampelli, caratterizzato
da steli più corti e spighe più sane e rigogliose,
quintuplicò quasi ovunque la sua produzione unitaria
rispetto ai valori di partenza.
Queste sue scoperte lasciavano
intravvedere la possibilità di debellare finalmente
la piaga della fame nel mondo. I suoi risultati si
diffusero rapidamente nell’ambito scientifico
mondiale ed il frutto delle sue ricerche cominciò a
far gola ai grandi produttori che volevano
commercializzarli, abbacinati dall’idea di ottenere
immensi vantaggi economici. Ma Strampelli, fermo
nella convinzione che i suoi studi dovessero
apportare benessere a tutto il mondo, non volle mai
brevettare le sue scoperte, dimostrando grande
nobiltà d’animo, qualità oggi sempre più rara.
Diremmo scomparsa del tutto.
I suoi studi proseguivano con
grande fervore e nel 1925 i «frumenti Strampelli»
furono i veri protagonisti della famosa «battaglia
del grano» lanciata dall’Italia fascista per ridurre
drasticamente l’insostenibile bilancia dei pagamenti
con l’estero. Questo enorme successo personale gli
fruttò la nomina a Senatore del Regno, un
riconoscimento tanto prestigioso quanto poco ambito
dallo scienziato. Accettò sì la nomina, ma alla
«poltrona» senatoriale preferì sempre la vita
all’aria aperta, nei campi. E nel 1931 la nostra
produzione interna del frumento superò per la prima
volta gli 80 milioni di quintali. Le sue scoperte
genetiche apportarono consistenti benefici a molti
Paesi assillati dal problema della fame, come
Argentina, Cina e India.
Crediamo proprio che il mondo
intero debba grande riconoscenza a questo insigne
scienziato di casa nostra, spentosi a Roma nel 1942.
L’Accademia Georgica, forte della
sua tradizione e familiarità con gli studi agrari,
ha voluto degnamente ricordare la imponente figura
di questo illustre nostro conterraneo chiamando a
Treia esperti del settore per dar vita ad una
«giornata» in suo onore.
Sul palco del Teatro Comunale si
sono succeduti, dopo il sindaco Santalucia,
esponenti delle Istituzioni: Maura Malaspina,
Assessore regionale all’Agricoltura, Leonardo Lippi,
Assessore provinciale, Renzo Marinelli, sindaco di
Castelraimondo, Carlo Ubertini, Assessore comunale
di Rieti, Tommaso Brandoni, Presidente dell’Azienda
Agroservice di San Severino Marche, partner della
manifestazione, alla quale hanno preso parte anche
alcuni studenti dell’Istituto agrario «G. Garibaldi»
di Macerata. Da Siracusa il prof. Carlo Pongetti,
Presidente dell’Accademia, ha fatto pervenire per
telefono il suo saluto e l’augurio di buon lavoro a
tutti i partecipanti. Ospite d’onore, il prof. Yan
Chunyou, co-direttore dell’Istituto Confucio presso
l’Università di Macerata, che ha voluto portare il
saluto del suo Paese, nel quale gli studi di
Nazareno Strampelli hanno dato grandi risultati
pratici.
Dopo gli interventi di rito, ha
preso la parola il biologo camerinese Sergio
Salvi, autore del prezioso volumetto
"Sulle tracce di Nazareno Strampelli",
edito dall’Accademia Georgica e pubblicato
dall'azienda Agroservice s.p.a. di San Severino
Marche. Nella sua allocuzione ha illustrato
le linee guida seguite nell’appassionata ricerca,
finalizzata a porre nel dovuto risalto la figura del
grande biologo, invero poco nota al grande pubblico,
e la sua intensa opera di ricercatore e di
divulgatore.
Dopo di lui sono
intervenuti illustri esperti del settore:
Norberto Pogna, il nostro conterraneo
Benito Giorgi, genetista,
ricercatore e breeder dell’ENEA e Roberto
Lorenzetti, Direttore dell’Archivio di
Stato di Rieti, l’Istituto che conserva il
consistente corpus dei risultati ottenuti sul campo
da Strampelli e dai suoi collaboratori.
A conclusione dei lavori, il dr.
Giorgi e Luigi Emili, Amministratore dell’Accademia,
hanno avanzato la proposta di costituire un comitato
tecnico-operativo avente il compito di gettare le
basi per le future manifestazioni che saranno
certamente organizzate in occasione del 150°
anniversario della nascita del «nostro» Strampelli.
L’invito è stato raccolto prontamente dai
partecipanti e l’Accademia Georgica posto la sua
candidatura a «capo fila» del costituendo Comitato.
Il programma
dell'evento
Saluti
Luigi Santalucia, Sindaco del
Comune di Treia
Carlo Pongetti, Presidente
dell’Accademia Georgica
Tommaso Brandoni, Presidente
dell’azienda Agroservice di San Severino Marche
Maura Malaspina, Assessore
all’Agricoltura della Regione Marche
Antonio Pettinari, Presidente della
Provincia di Macerata
Renzo Marinelli, Sindaco del Comune
di Castelraimondo
Carlo Ubertini, Assessore
all’Ambiente del Comune di Rieti
Diego Di Paolo, Assessore alle
Culture del Comune di Rieti
Gianluca Chiappa, Presidente
Comunità Montana Ambito 4 di San Severino Marche
Giorgio Trentin, Direttore
dell’Istituto Confucio dell’Università degli Studi
di Macerata
Yan Chunyou, Co-Direttore
dell’Istituto Confucio dell’Università degli Studi
di Macerata
Interventi
Norberto Pogna, dirigente di
ricerca presso il CRA-QCE di Roma
"Il grano del futuro e l'eredità Nazareno
Strampelli"
Sergio Salvi, ricercatore di
genetica batterica, genetica medica, OGM, genetica
agraria e vegetale – autore di numerose
pubblicazioni su Nazareno Strampelli
Presentazione del proprio libro “Sulle
tracce di Nazareno Strampelli”
Roberto Lorenzetti, direttore
dell’Archivio di Stato di Rieti
“La rivoluzione verde di Nazareno
Strampelli”
Benito Giorgi, già ricercatore,
genetista e breederdell'ENEA
“Le due Rivoluzioni Verdi del XX secolo, a
confronto”
Proposta d’istituzione di un tavolo tecnico
finalizzato all’avvio delle celebrazioni
del 150° anniversario della nascita di Nazareno
Strampelli
Conclusione dei lavori
Nell’ambito della
complessiva manifestazione è stato presentato il
libro “Sulle tracce di Nazareno Strampelli” di
Sergio Salvi, biologo, ricercatore in genetica e
concittadino dell’illustre genetista marchigiano.
Partner
del progetto: l’Azienda Agroservice S.p.A. di San
Severino Marche
L’evento è stato reso possibile
dalla collaborazione dell’Azienda Agroservice S.p.A.
di San Severino Marche (MC), che svolge attività di
ricerca, sperimentazione, moltiplicazione di sementi
per l'agricoltura, in particolare cereali a paglia,
oleaginose, leguminose.
L’Agroservice S.p.A. nasce come
Cooperativa Produttori Sementi Elette (COPSE) nel
1969 sotto il patrocinio dell’Ente Sviluppo Marche
con la principale finalità di produrre sementi, di
raccoglierle e di commercializzare anche i mezzi
tecnici.
Dopo quindici anni, cioè nel
1984, l’attività si concentra esclusivamente nella
produzione e nella commercializzazione delle sementi
e solo nel 1994 la Società COPSE si trasforma
nell’attuale Agroservice S.p.A. rilevando lo
stabilimento in contrada Rocchetta di S. Severino
Marche ed il marchio.
L’Agroservice nel 1999 si rende
parte attiva per la costituzione del Consorzio per
la Valorizzazione delle Sementi (CONVASE) con un
marchio che certifica il processo di concia del
seme.
Nel 2003 Agroservice termina dei
lavori del piano di investimento migliorando le
capacità lavorative ed offrendo alla clientela un
catalogo di ben 70 varietà.
Altra tappa importante è
rappresentata dalla rilevazione da parte di
Agroservice delle società ISEA S.p.A. di Falconara
Marittima (AN) dal gruppo Angelini, la quale diventa
ISEA s.r.l. Contemporaneamente viene avviato un
importante piano di investimenti e si intraprendono
progetti di collaborazione con il Cermis,
l’Istituto di Cerealicoltura di Foggia, l’Enea ed
altri centri di ricerca all’avanguardia sia Italiani
che esteri ai quali sono affidati specifici
obiettivi di ricerca e sperimentazione su Frumento
duro, Frumento tenero, Orzo, Triticale, Avena, Fave
(uso zootecnico), Cece, Lenticchia, Veccia e
Girasole.
Tra il 2006 e il 2007 vengono
ridefiniti i ruoli dell’Agroservice che si dedica
alla produzione e alla commercializzazione delle
sementi, e di ISEA s.r.l., che concentra la sua
attività nella ricerca e sperimentazione al fine
ottenere di nuove varietà sempre più performanti e
rispondenti alle esigenze della nuova agricoltura.
Link
Cartella Stampa
I video
dell'evento
La conferenza stampa di presentazione del
progetto del 22/10/2013 - Servizio di èTV
La conferenza stampa di presentazione del
progetto del 22/10/2013
L'evento che si
è tenuto presso il Teatro Comunale di Treia il
26/10/2013
Galleria fotografica
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